Guerra agli stereotipi
Mai come in questo periodo la moda ha detto addio alle etichette e agli stereotipi per gridare alla libertà di essere.
La moda deve essere inclusiva, deve valorizzare la diversità ed esprimere umanità.
Lo spiega bene Pierpaolo Piccioli direttore creativo della Maison Valentino in occasione della sua ultima sfilata di Settembre.
La moda non deve ricercare la bellezza fine a sé stessa perché la bellezza da sola non comunica nulla. La moda deve cercare qualcosa di più profondo che vada oltre la bellezza.
In questo caso la moda deve essere libera, non deve indossare maschere e deve esprimere quanto più possibile l’unicità di una persona.
Per esprimere al meglio questo concetto Pier Paolo ha scelto per la sfilata 60 modelli e modelle provenienti da diverse città europee, proprio per esaltare la bellezza della diversità.
Ridefinire i concetti
Per Pierpaolo è interessante ridefinire il concetto di abito femminile o abito maschile.
Un stessa giacca può essere pensata per vestire una donna o un uomo allo stesso tempo, così come i leggings e le camicie in pizzo possono essere pensati per entrambi.
Al direttore creativo di Valentino le imposizioni non gli sono mai piaciute specie nella moda. Lui ama guardare le persone che indossano i capi a modo loro, personalizzandoli.
L’abito deve esprimere la persona non nasconderla.
Massimo Mantovani fotografo di moda di Carpi da oltre trent’anni, cerca di catturare attraverso la sua fotocamera l’unicità delle modelle.
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